Prima che il suo personaggio diventasse così popolare e che la sua immagine fosse impressa ovunque, Frida Kahlo era solo una giovane artista in cerca della sua grande occasione. La poco più che ventenne Frida era nota nel mondo artistico per essere semplicemente la moglie del grande muralista Diego Rivera. Dal canto suo Diego non aveva bisogno di presentazioni. La sua fama si era sparsa ben oltre i confini del Messico. Tanto che l’artista fu invitato negli Stati Uniti, per dare lustro alla scena pittorica di San Francisco.
La prima volta a San Francisco
Nonostante fossero gli anni della Grande Depressione, a Diego Rivera furono commissionati ben due lavori importanti. Uno al San Francisco Art Institute e l’altro all’attuale City Club della Borsa di San Francisco. I mecenati dell’epoca credevano che l’intervento di una tale figura di spicco avrebbe dato vita a un grande movimento di muralisti anche nella Baia di San Francisco. Fu quella l’occasione che portò la coppia a San Francisco nel 1930. Ma la scelta di Diego Rivera scatenò non poche polemiche: come avrebbe potuto un artista dichiaratamente comunista lavorare nella cosiddetta “cittadella del capitalismo”? I suoi detrattori dovettero però arrendersi di fronte alla sua evidente bravura. Tutti erano affascinati dal modo in cui Rivera utilizzava la tecnica dell’affresco. Il muralista era continuamente circondato da artisti che non desideravano altro che imparare e prendere ispirazione di lui.
Frida e la sua Chinatown
Durante il loro soggiorno a San Francisco, Frida e Diego furono al centro dell’attenzione non solo di pittori, ma anche di scrittori e fotografi. La frequentazione con questi ultimi fu un grande stimolo per la giovane Frida. Nelle ore in cui Diego lavorava, lei passava le sue giornate passeggiando per la città. Tutto la affascinava di San Francisco, che lei definiva “The City of the World”. Dalla loro casa di Montgomery Street, Frida si avventurava per le strade della città a bordo dei cable car. Un quartiere in particolare attirava la sua attenzione. A Chinatown, Frida si sentiva come a casa. Nei festeggiamenti del capodanno cinese rivisse l’atmosfera delle fiere messicane, mentre i tessuti venduti nei negozietti di quartiere le ricordavano le stoffe tipiche del suo Paese.

La città e la baia sono irresistibili, ma la cosa più fantastica è Chinatown. I cinesi sono immensamente simpatici e in vita mia non ho mai visto bambini belli come i loro. Vorrei rubarne uno per dimostrartelo… Ha avuto senso venire qui, mi si sono aperti gli occhi e ho visto un numero enorme di cose nuove e splendide”.
Frida Kahlo
Il fascino che lei subiva dalla città era ampiamente ricambiato. Quella donna che girava per le strade nei suoi abiti sgargianti, avvolta in splendidi rebozos catturava l’attenzione di tutti i passanti. Si dice addirittura che, al suo passaggio, si fermasse il traffico. Era il periodo in cui Frida riscoprì la tradizione pittorica legata alla sua terra e al folclore messicano. Fu proprio allora che dipinse Frida and Diego Rivera, l’opera che a tutti gli effetti è riconosciuta come la raffigurazione del loro matrimonio. Il quadro fu regalato al collezionista e amico Albert Bender, che a sua volta lo donò al SFMOMA, dove attualmente si trova.

Il ritorno di Frida e Diego a San Francisco dieci anni dopo
Dieci anni dopo il loro primo viaggio a San Francisco, Rivera fu invitato a tornare in città per partecipare alla grande Esposizione Internazionale del Golden Gate. L’evento si svolgeva a Treasure Island, una piccola isola artificiale della baia di San Francisco costruita appositamente per l’Expo. Per mesi il muralista si dedicò alla realizzazione di una controversa e monumentale opera, una delle più importanti realizzate da Rivera al di fuori del Messico: Pan American Unity. 7 metri di altezza per 23 di larghezza in cui l’artista celebrava passato, presente e futuro delle due Americhe, ma allo stesso tempo denunciava la crudeltà nazista. L’opera, trasferita da Treasure Island al San Francisco City College, si trova attualmente al SFMOMA, dove sarà esposta fino al 2023, in attesa di una collocazione che renda giustizia a un’opera così grandiosa.

Il secondo matrimonio
Il viaggio a San Francisco nel 1940 fu anche l’occasione per Frida e Diego di risposarsi. E’ noto che i due ebbero una relazione piuttosto movimentata, che li portò alla separazione nel 1939. Quello fu un periodo molto complicato, soprattutto per Frida, trafitta dal dolore per aver perso il suo amico Trotsky ma anche per il riacutizzarsi del suoi problemi fisici. Fu il dottor Eloesser, amico di entrambi, a incoraggiarli a riunirsi. Frida raggiunse Diego a San Francisco, dove risiedettero al 42 di Calhoun Street, nei pressi dell’Embarcadero, in una casa con vista spettacolare su Oakland Bay Bridge. Nel giorno del 54esimo compleanno del muralista, i due si recarono al San Francisco City Hall per celebrare le loro seconde nozze. In una foto che li ritrae mentre firmano il certificato di nozze, Frida è questa volta definita “un’artista a tutti gli effetti”.

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